Post sul postare

ImmagineCominciamo con un’avvertimento, o se preferite con un disclaimer: questo è un metapost, o almeno credo.

E’ più impegnativo scrivere in un blog piuttosto che buttare giù qualche riga su Twitter o su Facebook.
Prima di tutto bisogna scegliere un argomento che sia interessante, attuale, significativo, sul quale si possa scrivere qualcosa di decente, o che almeno verifichi una di queste condizioni.
Poi bisogna trovare un titolo che sia accattivante, e magari un’immagine che rappresenti al meglio l’idea che si vuol far passare. Quindi si procede con la stesura del testo, cercando di superare quel momento in cui ci si rende conto che si pensava di avere molte più parole da scrivere di quelle che in realtà ti guardano adesso dallo schermo dicendoti “tutto qui? sei proprio sicuro di pubblicare?”. Dopo cominciano i dubbi sulla grammatica, sulla proprietà di linguaggio, sulla scelta delle parole, sulle ripetizioni. Riletture, revisioni, correzioni. E dopo il dubbio più grande, cioè se qualcuno effettivamente vorrà leggere questa roba.

Oppure niente di tutto questo, uno scrive ciò che gli passa per la testa e basta. E’ solo un blog, mica un libro.

Vincitori e vinti

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Ultimamente ho visto, con colpevole ritardo, “Million Dollar Baby”. Un gran bel film, di Clint Eastwood, uno che di cinema ne sa qualcosa.
Ma non è del film che voglio parlare.
Mi ha colpito la frase “Winners are simply willing to do what losers won’t”. Chi vince, non solo nello sport, è effettivamente disposto a tutto o quasi pur di arrivare all’obiettivo. Nel bene e nel male. Dedizione, sacrifici, rinunce, rischi. Scorrettezze, doping, corruzione, illegalità. Ma è poi così importante vincere, portandosi dietro un fardello pesante? E cosa importa perdere, se si è vissuto e imparato tanto?
Ma non era nemmeno di questo che volevo parlare.
Nel cercare l’immagine che vedete mi sono imbattuto in un blog, http://www.30before30project.com , scoprendo che in tanti hanno fatto qualcosa di simile, cioè elencare un certo numero di cose da fare prima di una certa data, farle (altrimenti non vale…) e raccontarle. Forte…Riuscirò anche io a fare una lista, portare a termine tutto e scriverne sul blog? Chissà…
Un attimo, ma di cosa volevo parlare?
Bello scoprire come cose apparentemente senza nessun legame si collegano tra loro.
Ecco cosa volevo dire! 🙂

Sine grano salis

Perché permettiamo che succedano queste cose? Non è inevitabile che il mondo vada in questo modo. Non c’è nessuna legge della natura che ci impone di comportarci così, siamo noi che decidiamo come vivere su questo pianeta. E allora perché? Che senso ha partire da “bisogna far soldi” e far venire tutto il resto di conseguenza, anche se non c’è un briciolo di buon senso in tutto quello che segue? I soldi sono dei pezzi di carta, dei numeri, sono solo una nostra invenzione, un mezzo che si suppone dovrebbe servire a darci delle regole, non sono di certo il fine. Un fine non può giustificare qualsiasi assurdità, qualsiasi conseguenza fuori dalla logica, non può far diventare l’uomo un mezzo, uno schiavo della sua stessa invenzione.

Riporto dalla puntata di Presa Diretta “Terra e Cibo” (da 00:12:30 a 00:15:00)

http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-157667b5-2727-468c-be0f-05c22e7fb0a2.html

Una multinazionale non è che guarda all’autosufficienza, guarda a far soldi. In questo momento ci conviene comprare il grano italiano che è quello che costa meno in tutto il mondo, andare in nord africa, venderlo, farci un margine, poi quando sarà finito il grano italiano lo reimporteremo dai paesi terzi sull’italia ad un prezzo probabilmente … oggi sarebbe circa 100 euro sopra il prezzo del grano italiano.

Esportare il grano di un paese deficitario è molto interessante perché si crea ancora più deficit. Alla fine noi esportiamo il grano duro o noi lo reimporteremo per rivenderlo sul mercato italiano da origini chiaramente estere.

Cinque multinazionali più o meno controllano tutto il grano mondiale. A questo punto si può anche ipotizzare, ad essere un pò maliziosi, che ci si guarda tra di noi e si cerca di mantenere un regime di prezzi in linea, che può anche essere molto speculativo, e poi alla fine si cerca di vendere ognuno ai propri clienti ma di non essere diciamo in aperta concorrenza tra di noi.

Don’t Panic

Marvin : "I ache, therefore I am"

Paranoid Android

Se avete intenzione di vedere il film “Guida galattica per autostoppisti” senza aver letto prima il libro, bè … non fatelo !!!

Lasciate che il film vi deluda dopo aver scoperto la genialità di un uomo che purtroppo ci ha lasciati troppo presto. Probabilmente penserete che ciò che ha scritto sia demenziale e senza senso, oppure vi renderete conto che ha scritto e detto delle cose veramente intelligenti, che ha avuto un’enorme ed inaspettata influenza in vari campi, e che state ridendo da soli mentre leggete uno dei suoi libri in mezzo ad altre persone.

Sarà capace di farvi riflettere con delle frasi apparentemente assurde, oppure lo troverete troppo strano per i vostri gusti.

Quanto segue è stato scritto nel 1979.

“Il Presidente, in particolare, è soltanto un prestanome: non esercita in effetti il benché minimo potere. E’ sì scelto dal governo, ma le qualità che deve dimostrare di avere non sono quelle tipiche del leader: la sua fondamentale qualità è saper provocare scandali. Per questa ragione scegliere un presidente non è facile: bisogna poter scegliere una persona che sappia provocare il furore nella gente, ma che sia anche in grado di affascinarla. Il suo compito non è esercitare il potere, ma stornare l’attenzione della gente dal potere stesso. In questo senso Zaphod Beeblebrox è uno dei migliori presidenti che la galassia abbia mai avuto: ha già passato in carcere per truffa due dei dieci anni della presidenza. Sono davvero pochissime le persone che capiscono che il Presidente e il governo non hanno praticamente nessun potere, e di queste pochissime persone soltanto sei sanno da che cosa sia esercitato in realtà il vero potere politico.”

Ovviamente ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.

In “Ristorante al termine dell’universo” Douglas Noël Adams, l’uomo che dichiarava “Ero DNA a Cambridge nove mesi prima di Watson e Crick”, scrive:

“Il maggior problema, ossia uno dei maggiori problemi (ce ne sono tanti) che l’idea di governo fa sorgere è questo: chi è giusto che governi? O meglio, chi è così bravo da indurre la gente a farsi governare da lui? A ben analizzare, si vedrà che: a) chi più di ogni altra cosa desidera governare la gente è, proprio per questo motivo, il meno adatto a governarla; b) di conseguenza, a chiunque riesca di farsi eleggere Presidente dovrebbe essere proibito di svolgere le funzioni proprie della sua carica, per cui: c) la gente e il suo bisogno di essere governata sono una gran rogna. Così, i vari Presidenti galattici che si sono succeduti al potere hanno assaporato con tanto gusto le gioie della poltrona, da non accorgersi che non erano veramente loro a comandare. Qualcuno nell’ombra governava al posto loro.  Ma chi può mai governare, se a chi desidera farlo non è permesso di farlo?”

Grazie Douglas.

Prodotto interno lurido

Nel 1968 un politico ha fatto un discorso. Questa non è una grande notizia. Tanti politici tengono troppi discorsi, quasi tutti completamente senza significato e utilità.

La notizia è che ha detto qualcosa. Qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato da un candidato, e ad una carica non proprio da niente. Non si trattava di un rivoluzionario, di un anarchico o di un comico.

Se non lo avete mai ascoltato, fatelo. Se invece lo conoscete già, una volta in più potrà solo farvi bene.

Quarant’anni dopo un’altra persona, non me ne voglia ma un pò meno famosa, ha parlato dello stesso argomento in maniera abbastanza diversa ma, e qui non me ne voglia il primo personaggio, altrettanto illuminante.

Infine, tre anni dopo, un gruppo ha scritto una canzone. Spero che il ritornello non vi abbandoni più.

Ecco a voi tutti i link.

Robert Kennedy – Discorso sul PIL
http://www.youtube.com/watch?v=iLw-WLlM9aw&feature=related

Ascanio Celestini – I principi dell’economia
http://www.youtube.com/watch?v=rvx1YrKDjo4&feature=related

Subsonica – Prodotto interno lurido
http://www.youtube.com/watch?v=DS5IM60ODiE

Si comincia sognando

paramecio

paramecio

Eccomi qua, con il mio primo post.

Dopo aver scartato l’ipotesi di scrivere qualche inutile frase di introduzione o di benvenuto, ho deciso che avrei iniziato con un ringraziamento ad un professore.

Ho cercato lo “scritto”, a mio parere uno di quei capolavori tali da dare da soli un senso all’esistenza dell’autore, per il quale mi sento di ringraziarlo con Google, e il buon Suggest mi ha suggerito, perchè quello è il suo mestiere, di aggiungere la parola significato alla mia ricerca. Devo essere sincero, ho un pò storto il naso, pensando che non ne avevo bisogno, ma l’ho subito raddrizzato e ho accettato l’indicazione. Ho dovuto di nuovo lottare con me stesso, dopo aver visto come primo risultato Yahoo! Answers, un servizio nel quale le risposte e le domande fanno di tutto per essere di bassa qualità. Tal “la paramecia” chiede lumi sul significato dell’opera con “abbreviata” educazione: “se avete qualche info me la dite pf??”.

Leggendo la risposta capisco perchè ho dovuto zittire due volte quella punta di arroganza che a volte ci prende, scoprendo che un passaggio è ispirato ad un’altra opera, decisamente degna di nota, di un autore che non conoscevo. C’è sempre da imparare, e c’è anche sempre da ringraziare. Altra ricerca, questa volta senza suggerimenti, ed arrivo ad un blog che, non a caso, ha per titolo “Pensieri di una insegnante in continuo apprendimento…”.

Ecco a voi tutti i link.

http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080403025503AAcWFDZ

Nazim Hikmet – Alla vita
http://angelacorbini.wordpress.com/2007/11/06/alla-vita-di-nazim-hikmet/

Roberto Vecchioni – Sogna ragazzo sogna
http://www.youtube.com/watch?v=ebZKq4_fVow